Cerca nel blog

venerdì 19 ottobre 2012

...E Jack tornò.. :)


UNA PICCOLA STORIA DI QUARTIERE
Questa è una storia di quartiere...una storia di cani e umani, una come tante che non farà forse tanta notizia, qualcuno di voi dopo le prime due righe passerà avanti, ma per chi l'ha vissuta è una bella storia. Un racconto, per ora a lieto fine. Quasi un mese fa il meticcio Jack detto anche Pelè per la sua prerogativa del tutto originale di giocare a pallone con i bambini ed i ragazzi del quartiere degli Aranci (zona ex 167) viene accalappiato, su segnalazione di una denuncia e portato al canile di Caserta. Jack non è un molosso, non è nemmeno un cane taglia media, è solo vivace e questo non piace....
Da quel momento l'espressione "di tutto di più" non può davvero disegnare quello che è accaduto, che cosa, l'allontanamento di Jack dal quartiere ha scatenato...
Premesso che chi vi scrive è una residente ed ha potuto vivere la cosa esulando dai sentito dire, premesso che il suddetto Jack non è un cane eroico e nemmeno un esemplare bellissimo, premesso che l'amore dei bambini per un pelosetto a volte è più grande di ogni cattiveria che gli si possa perpetrare, beh premesso tutto ciò, da quel momento dicevamo dalla 167 al canile è stato un andirivieni di persone in visita, una processione, a supplicare, piangere, semplicemente guardare; facebook ha accolto appelli continui, ragazzi di ogni età pubblicavano le sue fotografie, l'associazione Nati Liberi sempre attenta e presente sul territorio in situazioni del genere e accortissima anche a non destabilizzare i fragilissimi equilibri socio-politici che a volte s'attaccano a queste situazioni, in questo caso, nelle persone di Alessandra Pratticò e Loredana Palermo, si impegnava non senza difficoltà a sensibilizzare con amore e competenza persone e autorità e soprattutto a cercare almeno una famiglia per Jack, che forse solo in questo modo si sarebbe davvero definitivamente salvato...
All'interno del canile intanto responsabili e volontari prendono a cuore questo piccoletto che vai a guardarlo sembra uno dei tanti, eppure così amato, così rimpianto. Il quartiere incredibilmente vuoto senza Jack che sonnecchia fuori al Decò, o steso su di un auto a catturare il calore del sole...
Nel frattempo invece Jack è disperato, non è abituato alla gabbia, lui nato e cresciuto in strada, piange, ulula, non mangia più, un giorno viene trovato con la testa incastrata tra le sbarre del box quasi soffocato, nel vano tentativo di forzare la grata per uscire, cosa ovviamente impossibile.

La signora Luciana che accoglie i nostri appelli su Facebook si rende conto che nonostante il loro impegno giornaliero Jack sta sempre più male...Ma le maglie della burocrazia non consentono di agire per poter "rilasciare" il nostro pelosetto..

Come nelle migliori favole però, qualcosa accade quando meno te lo aspetti...ecco intervenire in maniera inattesa, un personaggio ben noto per aver creato in città quel luogo che troppi di noi hanno dovuto utilizzare per far riposare i propri cari a quattro zampe, stiamo parlando del signore Luciano Meola...

Il signor Meola, contattato dalla sottoscritta e da molti altri, viene in qualche maniera quasi costretto a cercare un modo per aiutarci, ma anche lui non sa bene come attivarsi. Ci sono regole, giuste regole alle quali non ci si può sottrarre, come fare? Come fare per non permettere a Jack di lasciarsi morire in gabbia, come fare per dare una risposta decente ai tanti che non smettevano di pressare per poterlo quanto meno rivedere. 
E La famiglia adottiva non arriva!
Con un piccolo sacrificio allora, non senza qualche dubbio e incomprensione, il signor Luciano decide di intestarsi Jack. Un miracolo, un'azione difficile perchè il signor Meola non lo fa nemmeno per se stesso ma per i ragazzi. 
Jack dunque ha un padrone, un proprietario, qualcuno che sarà responsabile per lui e che è felice di riportarlo di tanto in tanto sul territorio per farlo stare con i suoi amici bambini, con le persone che lo amano da sempre, e farlo sentire di tanto in tanto di nuovo un pò a casa!

Questo pomeriggio il commovente ritorno. Un altro Jack però è arrivato, tremante, spaventato, confuso, quasi temeva di sentirsi libero, forse impaurito di dover ritrovare chi lo odia, chi lo ha inseguito e minacciato in qualche modo e che purtroppo dovrà rincontrare...ma è bastato poco per guardare in volto le facce amiche, quelle che quando Jack sarà in zona, non lo perderanno d'occhio...
Emozionante anche l'incontro con Bartolomeo, l'altro randagio di zona, che non ha perso tempo per ritornare a correre dietro al suo amico, felicissimo di ritrovarlo.

IL PICCOLO JACK, CON LA SUA SIMPATIA, CON IL SUO AMORE PER I BAMBINI, CON IL SUO SAPER ESSERE "CANE DI QUARTIERE" HA CONQUISTATO L'AMORE DI MOLTI...
MA ATTENZIONE, IO VE L'HO RACCONTATA COME UNA FAVOLA, MA FAVOLA NON E', E' LA REALTA' E COME SAPETE LA REALTà NON SEMPRE E' BELLA, NON SEMPRE FACILE, NON SEMPRE A LIETO FINE...DUNQUE, IN PREVISIONE DI QUALSIASI EVENTO O AVVENIMENTO POSSA MAI ACCADERE, I QUI PRESENTI, NON SOLO QUELLI IMMORTALATI NELLE FOTOGRAFIE, MA I TANTI CHE AFFACCIATI AI BALCONI SALUTAVANO L'ARRIVO DEL NOSTRO PICCOLO AMICO, OVE MAI QUALCOSA DI MALE DOVESSE ACCADERGLI, SAPRANNO COSA è SUCCESSO, SAPRANNO CHI HA MAI POTUTO FARGLI QUALCOSA, E SAPRANNO ANCHE RECARSI ALLE FORZE DELL'ORDINE PER OTTENERE GIUSTIZIA.

Basta poco per andare d'accordo...un pò di tolleranza, un pò di dialogo in più, un pò di amore in più..
intanto grazie a tutti :)



































Nessun commento:

Posta un commento