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martedì 10 luglio 2012

"Disseta i randagi della tua Città"

                                                                                               UN AIUTO DAI COMMERCIANTI

Caronte, minosse, lucifero, il caldo imperversa nelle nostre città e ci si difende come si può, ma non vogliamo dimenticare i randagi, i poveri animali che con queste torride temperature spesso restano assolutamente privi di ogni possibilità di trovare anche una pozza d'acqua.

Ciochevedoincittà, grazie anche ai suggerimenti dei suoi Urban Watchers, ha così avviato la campagna cittadina “Disseta i randagi della tua città”, chiedendo in qualche modo aiuto ai commercianti.
Si tratta di una iniziativa assolutamente a costo zero, semplicemente è stato avviato un volantinaggio nel quale si chiede all'esercente di poter apporre sulla vetrina del proprio locale commerciale, la locandina con la quale si evince che si aderisce all'iniziativa, ma soprattutto di mettere all'esterno una ciotola d'acqua, semmai da cambiare di tanto in tanto, affinchè qualsiasi animale di passaggio possa bere, insomma un atto di civiltà oltre che d'amore.

Iniziative singole e personali stanno già partendo da tutta Caserta, la locandina è infatti scaricabile dalla nostra pagina di facebook Ciò che vedo in Città, ma in settimana comunicheremo dove venire a ritirare i volantini e alcuni nostri volontari provvederanno essi stessi alla distribuzione in giro per la città.

In realtà l'associazione ha preso le fila da un antico libello della città di Trieste del 24 maggio 1877, nel quale si ordinava ai commercianti di mettere in pratica questa semplice azione di civiltà. Il testo recitava così: “Si rammenta ai proprietari di negozi, botteghe ed officine l'obbligo di tenere costantemente durante la stagione calda, esposto il prescritto recipiente d'acqua monda, affinchè i cani vaganti possano dissetarsi. Ogni mancamento all'accennato obbligo sarà irremissibilmente punito con adeguata penale, in base al 127lett.f dello statuto civico.
Firmato, il Magistrato Civico.

Beh, ci rendiamo conto di quale altissimo grado di civiltà stiamo parlando. Ciochevedoincittà avrebbe voluto chiedere all'amministrazione comunale di emanare una tale ordinanza cittadina, ma in mancanza di ciò ci appelliamo alle civiche coscienze dei nostri concittadini, certi che saranno in molti a rispondere all'appello.




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