Le frustrazioni di noi pendolari casertani….

Beh, è una sensazione che io provo da qualche anno, e ogni
giorno diventa sempre più pesante e difficile da digerire: la difficoltà
principale che avverto è legata alla impossibilità (o forse, diciamo incapacità/pigrizia)
di poter sapere in tempo reale degli accadimenti cittadini, e poter contribuire
alla vita sociale della nostra Caserta.
Come molti cittadini fanno in maniera eccellente, penso che
nonostante le difficoltà più o meno oggettive, anche tutti noi pendolari
dovremmo dare qualcosa in più, e impegnarci seriamente per aggiungere valore
alla nostra città e impegnarci a denunciare ciò che nel nostro piccolo vediamo di negativo , ma
soprattutto, ciò che invece ci rende orgogliosi di abitarla.
Due esempi su tutto:
- Una delle poche volte in cui rientro ancora con la luce diurna in inverno, e l’impatto è significativo:
Che tristezza: l’ex Hotel Houston all’ingresso di Caserta
Nord: un ammasso di macerie, dove i vandali
e i furti di quel poco che rimane (incluse le ringhiere sui balconi) la fanno
da padrone. Ma è mai possibile che nessuna istituzione si sia mai minimamente
interessata a riutilizzare una tale struttura per uno scopo umanitario o
sociale ? Abbiamo ancora qualche chance in quel senso ?
- Una piccola opera d’arte metropolitana: Via Garigliano, rione Acquaviva , una graffiti di un autore portoghese che molto probabilmente non è noto alla maggior parte dei cittadini casertani:
L’opera è stata realizzata in occasione della recente
giornata contro la violenza sulle donne, e credo sia un simbolo da rispettare,
sempre.
Dino Crispino
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