L'Associazione
Ciò che vedo in Città, dalle sue pagine sociali su Facebook,
registra la segnalazione di alcune associate, relativamente a dei
controlli di polizia alquanto singolari e per giunta risultati in seguito, non ordinati dal Comando locale dei Carabinieri.
Questo
il racconto della signora preoccupata da quanto accaduto: “Stamattina
ero con un'amica ed i suoi bambini, il piccolo di 9 mesi nel
passeggino, il grande di 9 anni accanto a noi.
Eravamo sulla stradina in discesa che dal mercato porta a Via Ruta a piedi, quando veniamo avvicinate da due uomini in borghese che con un tesserino ci dicono di accostare, dichiarandosi Carabinieri.
Eravamo sulla stradina in discesa che dal mercato porta a Via Ruta a piedi, quando veniamo avvicinate da due uomini in borghese che con un tesserino ci dicono di accostare, dichiarandosi Carabinieri.
Chiedo
allora di vedere il tesserino, l'uomo molto scocciato me lo mostra
ma, a prima vista mi sembra un tesserino strano, costui, poi con
brutti modi ci chiede di mostrare loro i documenti e di aprire
le borse, iniziando a perquisire e rovistare nelle buste che stanno
sotto il passeggino. A questo punto la mia amica gli chiede di fare
piano per non spaventare il bambino, questa persona, sempre con modi
sgarbati ci ha zittite in malo modo.
A quel punto, ho sbottato dicendo che quelli non erano modi e mi sarei rivolta io stessa ai Carabinieri, mentre telefonavo al 112 i due abbastanza di fretta hanno detto che andava tutto bene e dunque potevamo andare”.
Al telefono hanno effettivamente risposto i Carabinieri di Caserta dicendo alle due donne che non vi erano in uscita colleghi in borghese, che non erano stati ordinati controlli del genere e che se anche ci fossero stati i carabinieri non possono assolutamente utilizzare quel tipo di comportamento e procedura.
Le due signore si sono poi recate in Caserma, preoccupate di aver mostrato i documenti con tutti i propri dati sensibili a chissà chi, i carabinieri di turno hanno confermato quanto riferito al telefono, dichiarandosi desolati dell'accaduto, ma non hanno ritenuto attivare alcun controllo.
A quel punto, ho sbottato dicendo che quelli non erano modi e mi sarei rivolta io stessa ai Carabinieri, mentre telefonavo al 112 i due abbastanza di fretta hanno detto che andava tutto bene e dunque potevamo andare”.
Al telefono hanno effettivamente risposto i Carabinieri di Caserta dicendo alle due donne che non vi erano in uscita colleghi in borghese, che non erano stati ordinati controlli del genere e che se anche ci fossero stati i carabinieri non possono assolutamente utilizzare quel tipo di comportamento e procedura.
Le due signore si sono poi recate in Caserma, preoccupate di aver mostrato i documenti con tutti i propri dati sensibili a chissà chi, i carabinieri di turno hanno confermato quanto riferito al telefono, dichiarandosi desolati dell'accaduto, ma non hanno ritenuto attivare alcun controllo.
L'Associazione,
investita dalla responsabilità di aver raccolto tale segnalazione,
reputa questo un gravissimo episodio per la sicurezza dei cittadini
nel vivere la città e non solo invita la popolazione a stare
attenti, a non mostrare documenti o permettere controlli in strada a
chicchessia, ma chiede inoltre alle autorità competenti di attivare
i controlli del caso, e agli organi di stampa di tenere occhi ed
orecchi attenti ad eventuali altre segnalazioni.
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